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Ljubljana (Lubiana), con i suoi 300.000 abitanti circa, è la città più grande e la capitale della Slovenia. Già dall'epoca romana in poi, quando si chiamava ancora Emona, Ljubljana fu un centro politico-amministrativo. Nel XIII secolo (nell'anno 1220) ricevette i diritti cittadini e, verso la metà del secolo, venne citata come la città dietro le mura. Nel XV secolo, divenne sede della diocesi e aveva già il caratteristico aspetto delle città medievali artigiane e commerciali.
Ljubljana è strettamente collegata, a nord, con le città d'oltralpe, della Carinzia austriaca e dell'Austria inferiore, e a sud fino a Venezia, con le città italiane. Ljubljana è stata da sempre un importante centro culturale della Slovenia: nel XVI secolo, gli sloveni ricevettero il primo libro in lingua slovena; nell'anno 1693 venne fondata l'Academia Operosorum (Accademia delle Scienze) e qualche anno più tardi (nel 1701) l'Academia philharmonicorum, oggi la Slovenska filharmonija (tra i suoi membri onorari fu anche Ludwig van Beethoven).
Ma il vero progresso nazionale e culturale sorrise alla città solo dopo la fondazione delle Province illiriche di Napoleone (1809-1813), che le permisero di avere l'istruzione scolastica, anche universitaria, in lingua slovena; nonché di pubblicare giornali e libri sloveni. Da questo fatto derivano, quindi, le simpatie e la gratitudine degli Sloveni verso Napoleone, al quale eressero un monumento nel centro di Ljubljana, che porta scritta l'esclamazione del poeta sloveno: «Napoleone esorta: sollevati, llliria!» Nell'anno 1895 Ljubljana fu colpita da un catastrofico terremoto, che fece crollare molti edifici. Alla ricostruzione della città collaborò l'architetto Maks Fabiani; ma le basi della Ljubljana «moderna» furono gettate, più tardi, dall'architetto Joze Plecnik.
La Ljubljana di oggi è una città piacevole, non troppo grande, nella quale pulsa il ritmo moderno eppure, qui, il presente convive con il passato. Il vecchio centro urbano è in gran parte conservato e una passeggiata per le sue vie vi farà scoprire la bellezza dei portali barocchi, del Municipio, della Fontana dei tre fiumi sloveni di Francesco Robba e della Cattedrale.